In questi primi mesi di attività abbiamo più volte segnalato situazioni di degrado, e non solo sulle pagine dei giornali che benevolmente hanno ospitato le nostre segnalazioni, nell’intima convinzione che ribaltando il rapporto, purtroppo negativo, esistente in Città tra degrado e decoro, a favore di una maggiore attenzione verso la pulizia delle strade e dei muri, verso l’incremento delle superfici di verde pubblico curato, verso la rinascita di un senso estetico e, in senso più lato, verso un rigido rispetto delle regole del vivere civile, la nostra Catanzaro possa effettivamente diventare quella Città Accogliente che tutti auspichiamo.
Noi siamo coscienti di poterci solo proporre come tramite e pungolo nei confronti delle Istituzioni che, invece, hanno il potere e dovrebbero avere il dovere (il condizionale è d’obbligo vista la situazione) di applicare le leggi ed i regolamenti e di punire e sanzionare i trasgressori, ed in questa ottica abbiamo notato che la nostra azione comincia a dare i frutti sperati in quanto cominciano ad arrivare alla nostra mail segnalazioni di cittadini che ci prospettano le loro lamentele e ci chiedono di intervenire. Evidentemente il sistema che abbiamo messo in piedi comincia a funzionare e siamo sempre più convinti che se il Comune istituisse un proprio Ufficio del Decoro, con prerogative e strumenti ben più incisivi dei nostri, i risultati potrebbero senz’altro essere migliori.
Per noi non è ancora tempo di bilanci e non abbiamo alcuna intenzione di abbassare la guardia, però, ci piace pensare che alcuni esempi di decoro ambientale riscontrabili oggi in Città siano emblematiche ed avvalorino la teoria, nella quale crediamo fortemente, secondo la quale il degrado si combatte e si sconfigge solo ed esclusivamente con la costante azione di repressione, con una attenta sorveglianza e con iniziative “educative” che perseguano il recupero del senso civico e scoraggino i “disattenti” ed i vandali. Ci piace credere che le due facciate belle ed immacolate del San Giovanni e dell’Istituto Tecnico Industriale abbiano in qualche modo intimorito i graffitari e gli attacchini abusivi e persino gli esecutori della selvaggia affissione dei manifesti elettorali, sui quali gli sgradevoli ed arroganti volti di spregiudicati candidati politici ancora ammiccano ad ogni muro della nostra Città, in una sorta di implicita auto denuncia del loro disamore verso Catanzaro ed i catanzaresi.
Noi siamo coscienti di poterci solo proporre come tramite e pungolo nei confronti delle Istituzioni che, invece, hanno il potere e dovrebbero avere il dovere (il condizionale è d’obbligo vista la situazione) di applicare le leggi ed i regolamenti e di punire e sanzionare i trasgressori, ed in questa ottica abbiamo notato che la nostra azione comincia a dare i frutti sperati in quanto cominciano ad arrivare alla nostra mail segnalazioni di cittadini che ci prospettano le loro lamentele e ci chiedono di intervenire. Evidentemente il sistema che abbiamo messo in piedi comincia a funzionare e siamo sempre più convinti che se il Comune istituisse un proprio Ufficio del Decoro, con prerogative e strumenti ben più incisivi dei nostri, i risultati potrebbero senz’altro essere migliori.
Per noi non è ancora tempo di bilanci e non abbiamo alcuna intenzione di abbassare la guardia, però, ci piace pensare che alcuni esempi di decoro ambientale riscontrabili oggi in Città siano emblematiche ed avvalorino la teoria, nella quale crediamo fortemente, secondo la quale il degrado si combatte e si sconfigge solo ed esclusivamente con la costante azione di repressione, con una attenta sorveglianza e con iniziative “educative” che perseguano il recupero del senso civico e scoraggino i “disattenti” ed i vandali. Ci piace credere che le due facciate belle ed immacolate del San Giovanni e dell’Istituto Tecnico Industriale abbiano in qualche modo intimorito i graffitari e gli attacchini abusivi e persino gli esecutori della selvaggia affissione dei manifesti elettorali, sui quali gli sgradevoli ed arroganti volti di spregiudicati candidati politici ancora ammiccano ad ogni muro della nostra Città, in una sorta di implicita auto denuncia del loro disamore verso Catanzaro ed i catanzaresi.
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